Castello
Castello
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Comune | Golferenzo (Apre il link in una nuova scheda) |
Indirizzo | Via Circonvallazione n.14 |
Apertura | Proprietà Privata - Visibile solo dall'esterno |
Pubblicazioni | "Notizie storiche e topografiche di Soriasco e suo territorio" raccolto da Antonio Cavagna Sangiuliani 1890 |
Modalità di accesso | Modalità di accesso libero tramite strada pubblica |
"nel suo interno il luogo di Golferenzo presente all'occhio di chi lo visita alcune case civili appartenenti a varie famiglie del paese provviste di lauti parimoni, e una vetusta magione costructa a foggia di castello e che per certo avrà appartenuto agli antichi fedudatari di qui".
Il castello venne distrutto nel 1216 ad opera delle truppe piacentine.
Successivamente alla ricostruzione fu venduto nel 1691 a Barnaba Belcredi con il bene placido del Re di Spagna Carlo II - Duca di Milano, passò poi al Marchese Antonio Belcredi il 3.8.1701.
I Belcredi di Pavia conservarono il fortilizio fino all'estinzione dei Feudi.
Le vestige del castello consistono in una torre situata in uno stabile segnato con il numero 16 nei pressi della Chiesa.
L'edificio è costruito in pietra locale a masselli ed è caratterizzato da una finestra posta alla sommità, strombata nella parte superiore e difesa di un'inferriata antica.
Secondo tradizione locale la torre servì a lungo da prigione. Nell'interno della torre furono rinvenuti alcuni ceppi di tortura.
Il castello venne distrutto nel 1216 ad opera delle truppe piacentine.
Successivamente alla ricostruzione fu venduto nel 1691 a Barnaba Belcredi con il bene placido del Re di Spagna Carlo II - Duca di Milano, passò poi al Marchese Antonio Belcredi il 3.8.1701.
I Belcredi di Pavia conservarono il fortilizio fino all'estinzione dei Feudi.
Le vestige del castello consistono in una torre situata in uno stabile segnato con il numero 16 nei pressi della Chiesa.
L'edificio è costruito in pietra locale a masselli ed è caratterizzato da una finestra posta alla sommità, strombata nella parte superiore e difesa di un'inferriata antica.
Secondo tradizione locale la torre servì a lungo da prigione. Nell'interno della torre furono rinvenuti alcuni ceppi di tortura.