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Il comune di Unione dei Comuni Alta Valle Versa appartiene a: Regione Lombardia (Apre il link in una nuova scheda)

Casa Torregiani

Scheda

Nome Descrizione
Comune Montecalvo Versiggia (Apre il link in una nuova scheda)
Indirizzo Casa Torregiani
Un altro toponimo, come il vicino Casa Bassani, chiaramente derivato dal nome della famiglia che vi abitava, i Torregiani appunto, chiamati nel settecento anche Torsani e Toresani, e lo stesso vale anche per il nome della frazione. Dal 1692 al 1719 vi abiteranno solo i Torsani, in case di loro proprietà, raggiungendo un massimo di 21 abitanti.
A loro si affiancheranno nel corso del secolo altre famiglie: Fiori e Politi (1735), Stopini (1736), Ghelfi (1798). Il numero degli abitanti tende comunque a rimanere stazionario. Con il nuovo secolo aumentano sia le famiglie che gli abitanti: 28 nel 1813, 40 nel 1820, 31 nel 1863, 50 nel 1887. Accanto ai Torregiani troviamo: Vitali, Quadrelli, Murò, Croce, Faravelli, Vercesi, Losio, Zuffada, Marelli, Lanati, Giorgi, Terzoni, Sarchi.
Nelle vicinanze dell'abitato vi era un campo, denominato del Fagù, di proprietà della parrocchia di S. Alessandro, che venne concesso nel 1870 in affitto a Pietro Toresani, con atto rogato dal notaio Giuseppe Alessio; atto che riportiamo di seguito: "Il sig. preposto Cai, spontaneamente per sè e di lui legitimi successori in detta Prepositura dal giorno d'oggi in avenire fino a terza generazione inclusivamente a titolo d'enfiteusi... ha investito, e investe Pietro Toresani figlio del fu Battista, nativo ed abitante del presente luogo di Montecalvo ove dicesi a Casa de Toresani qui presente, stipulante ed accettante, e per sè e la di lui terza generazione inclusivamente prende la presente investitura.
Nominativamente d'una pezza di terra parte prativa, parte coltiva e parte zerbida di pertiche nove e mezza circa posta in questo territorio di Montecalvo ove dicesi a Casa de Toresani denominata il Fagù...
Ad avere, godere ed investire detta pezza di terra da oggi in avvenire esso Pietro Toresani ed a miliorare, e non già a deteriorare all'uso di buono e diligente fittabile senza contradizione del padrone del diretto ma piuttosto con la di lui manutenzione e legittima diffesa da ogni e qualonque contradicente persona.
E viceversa confessando detto Pietro Toresani di essere nella tenuta e corporal possesso della predescritta pezza di terra in virtù della presente investitura per sè e di lui eredi e successori a titolo e causa di fitto a terza generazione, ha promesso e promette di dare e pagare al prelato sig. preposto ed a di lui legitimi successori in detta prepositura... ogn'anno nella festa di S. Martino la somma di lire dodeci e soldi diecisette di Piemonte, ed un paio polastri maggienghi, incominciando a fare il primo pagamento... il giorno di S. Martino di detto anno 1780 e così successivamente di anno in anno fino a tanto che dureranno le forze della presente enfiteusi in pace, senza lite e rimossa ogni eccezione sì di fatti che di parole."
Quattro anni più tardi lo stesso terreno viene ceduto da Pietro Toresani a Giacomo Faravelll, per passare quindi ai Dezza.

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